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Hangar (C. Baglioni)
                                     Uno in mezzo a tanti  e tanti in uno io  anche io                                  Qui tra peccatori e santi  io non sono mica Dio                             Ma ho creato un sogno mio lì avanti                              Io sto con me  da tanto ormai  con i miei guai  dentro i miei se                             Lavoro come un pazzo a questa cosa  e so che farmene                         La volta che  tolgo stand by  e mi dirò  vai anche se                             Non sono più un ragazzo  per scappar di casa e andarmene                                      Uno sulla soglia  e voglia e frenesia  che porta via                                    Dentro questa lunga veglia  vincere alla lotteria                       Il riscatto da una vita spoglia                         Io che non ho  mai un'allegria  monotonia dentro un oblò                            Di questo inverno qui  del cavolo  in cui vivo e morirò                      Io che non so  tirarmi via  dalla periferia in cui sto                                         Perchè all'inferno  sì  anche il diavolo  non è un cattivo  no                          Ma per molti è un po'  un eroe positivo                                      Vero è vero  che ogni dì è un addio  che si muore  tra un avvio e un rinvio                                   Do motore al mio mistero  di straforo chiuso a spranga                                                    Questo è il mio lavoro nero  viaggiatore fermo dentro un hangar...                                            Uno che sta zitto  o un guitto che non sa  che parte ha                                            Un trasvolatore o un dritto  tra il coraggio e la viltà                           Vivo in te ma non pago l'affitto                          A te che sei  la fantasia  nell'asfissia  dei cieli miei                      Tu sei la sola cosa nobile  dei miei giorni plebei                              Perchè tu sei  la mia eresia  in questa idolatria agli dei                Potrò lasciarti  sposa immobile                                                Io che non ho trofei  dentro i miei musei  nei tornei che non ho vinto                                         Certo o incerto  se ogni dì è un addio  che ripeto  tra un avvio e un rinvio                                     Ho coperto il mio segreto  con un telo dentro un hangar                                          Me ne andrò un mattino quieto  senza che nessuno pianga                                  Il domani di ogni dì è un addio  che mi segno  tra un avvio e un rinvio                                        Mentre lucido il mio sogno  che mi spinge giù a valanga                                                               Dentro un ruvido bisogno  di lasciare un giorno questo hangar
  
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