JOE MITRAGLIA (Bettelli) (“Naracauli e altre storie”, 1978)
by Mitch81
Intro : A / G/ D / D x2
Qui in città non ne senti più parlare,
troppi anni son passati
e troppo tristi son da ricordare,
giorni neri, giorni dannati.
Ma a qualche vecchio quando sente il nome di Joe Mitraglia, il partigiano si tingon strani gli occhi proprio come gli avessi preso il vino dalla mano.
Joe Mitraglia era uno dei tanti che aveva detto no ai repubblichini era scappato anche lui sopra i monti per continuar la nostra Primavera.
Combatteva tra i boschi in Appennino ed i sentieri li aveva ricoperti da Benedetto a Montefiorino di tedeschi e di fascisti morti.
Intro x2
Dopo l'inverno vien la primavera ma nel '45 è la più bella e la liberazione non sembra vera, ma da mesi non si usa la padella.
Manca anche il grano nei granai, tutto in vent'anni han fatto fuori, anche le lacrime per i morti tuoi, quei maledetti dai manganelli neri.
Ma eran tanti a uccidere Gobetti e tanti ancora a picchiar di notte. "Ed io li voglio tutti, tutti maledetti se non da Dio almeno dalle mie botte".
Così diceva venuto giù dai monti, rossi di sangue, rossi di pensiero. Tenne con sè i suoi, fucili pronti, per continuare la nostra Primavera.
Intro x2
Così di notte ed anche in pieno giorno Joe Mitraglia sparava senza posa. Fascisti non voleva più d'attorno da Sant'Eufemia fino, fino, fino alla Pomposa.
C'era sui muri il sangue di vendetta ma una notte qualcuno il nome grida: un'imboscata e giù, giù di baionetta giù; qualcuno ride, qualcuno come Giuda.
Intro x2
Qui in città non ne senti più parlare, troppi anni son passati e troppo tristi son da ricordare, giorni neri, giorni dannati.
Ma a qualche vecchio quando sente il nome di Joe Mitraglia, il partigiano si tingon strani gli occhi proprio come gli avessi tolto il vino dalla mano.