QUANTA STRADA DA FARE CLAUDIO BAGLIONI
La mia faccia riflessa sul vetro, ogni cosa sparisce, succhiata all'indietro.
Tutto quanto si è fatto sbiadito, ed il campo diventa un immenso tappeto. La mia borsa di corda mi fa da cuscino, non posso dormire nemmeno.
Una striscia d'asfalto che corre vicino, e insegue noiosa il mio treno.
Ed il sole più rosso laggiù all'orizzonte, dà l'ultimo addio lentamente.
Un mucchietto di case aggrappate ad un monte, mi sembrano come dipinte. E un pupazzo di paglia sperduto tra il grano, non ha per compagno nessuno. La mia mente si perde lontano, mi sento più libero sopra il mio treno. Quanta pioggia ho veduto cadere leggera, quante volte ho sognato sui ponti la sera. Quanta polvere, quante città, quanta vita ho lasciato qua e là. Quanta strada da fare però, quanta strada ancora non lo so.
Ed i fili dell'alta tensione, si incrociano e danzano senza ragione.
La mia giacca di pelle che ha perso un bottone, è vecchia ma va ancora bene. L'acqua calma del fiume riposa di lato, più grigia vicina al canneto.
La mia faccia riflessa sul vetro, ogni cosa sparisce, succhiata all'indietro. Quanta pioggia ho veduto cadere leggera, quante volte ho sognato sui ponti la sera. Quanta polvere, quante città, quanta vita ho lasciato qua e là. Quanta strada da fare però, quanta strada ancora non lo so.
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