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-------- Ninetto e la colonia (Francesco DE GREGORI)
La notte si annunciava chiara, la sera era serena
la gente del cinema assisteva seria al magico 4x4 del circo di Brema
Nel cielo all'improvviso si aprì un lampo, la pellicola di colpo si spezzò
e apparve all'improvviso sullo schermo un pellegrino vestito di chiffon
E il silenzio piombò come il veleno e tutti cominciarono a pregare
levato il piccolo Ninetto scemo che continuò a giocare
Con una mano dentro i pantaloni e un piede leggermente sollevato
urlò nel cinema la sua domanda: "Ma chi è che ti ha mandato?"
strum
E il pellegrino si guardò le unghie e disse: "Così sia facciamo presto
chi mi manda non parla la vostra lingua e non importa che sappiate il resto.
È troppo tempo che cammino, vengo dalla montagna e vado al mare,
è troppo tempo che cammino, e questa sera mi vorrei fermare"
E tre angeli nella notte, con le catene sotto al giaccone,
facevano la guardia al mistero come rondini sul balcone
E nella notte alle loro spalle, le loro voci diventavano fumo
qualcuno cominciava ad aver paura, ma non parlava nessuno
strum
E il vento passava tra gli alberi e nessuno vide passare
il funerale del piccolo Ninetto portato via dal temporale
E dietro a un fondale di stelle, gli impiegati della compagnia
rubarono tutta la frutta dagli alberi, e la portarono via.
strum
Marcello Trois
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