LA DERIVA (Urzino-Gionata-Urzino) (“Ci penserà poi il computer”, 1985)
by Mitch81
Intro: Do Sol# Fa Sol (2 volte)
La luce, la fortuna, la notte spegnerà,
fermando i miei pensieri azzurri, d'amore e di realtà.
E adesso sale il vento, o forse è nostalgia,
che mi riporta nella mente una dolce melodia. Sol# Re# Sol# Re# Un canto di leggenda per noi rimasti qui
a consumare piano piano l'ultimo chissà.
Strum: Do Sol# Fa Sol
Negli occhi tuoi un po' stanchi che guardano più in là, si illumina anche il silenzio che non si spezzerà. La vita è un fiume lento, ricama poesia, ti prende per la mano solo se tu hai tanta fantasia. Se vedi oltre le nubi il sole che non c'è, se sento dentro voci forti che gridano la verità.
Noi sempre alla deriva, noi solo ambiguità,
noi fermi ad aspettare un treno che non arriverà.
Noi oggi come ieri, la stessa identità,
ci siamo amati solo un giorno, ma tanto tempo fa.
Strum: Do Sol# Fa Sol
Io sogno ad occhi aperti, tu lì che dormi già, e accendo un'altra sigaretta, che non ti disturberà. Il fumo sale adagio, un bicchiere in compagnia, non fa sorrisi dalla noia, non offre ipocrisia. E noi, qui al nostro posto, con qualche ruga in più. Noi come automi indifferenti che anelano andare su.
Noi sempre alla deriva, noi solo ambiguità, noi fermi ad aspettare un treno che non arriverà. Noi oggi come ieri, la stessa identità, ci siamo amati solo un giorno, ma tanto tempo fa.