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CANZONE PER I DESAPARECIDOS - NOMADI (Carletti-Veroli) (“Quando ci sarai”, 1996)
Un palazzo sfavillante
dalle finestre luminose,
un portone assai bugiardo per l'inferno sottostante.
Terzo piano il più importante
dietro un tavolo il potere,
una giunta militare che decide per la morte.
Secondo piano grandi saloni
per ricevere gli onori,
radunando ambasciatori di affari generali.
Primo piano stan gli uffici
con gli schedari riservati,
non è aperto mai a nessuno per informar la gente
Desaparecido, desaparecido Desaparecido, desaparecido Desaparecido
Interrati stan gli orrori,
sudan sangue quelle mura
di quei vivi senza voce
tra gli attrezzi di tortura.
Li han contati a migliaia
donne, uomini e bambini,
la cultura e la miseria cancellate dalla terra.
Anche gli uomini di Dio
non han visto nè sentito,
hanno perso il coraggio di un messaggio di pietà
Desaparecido, desaparecido Desaparecido, desaparecido Desaparecido
Quegli orrori son finiti,
confessati ormai si sono
perdonati dalla legge, chi è rimasto ricorderà.
Non han tombe, neanche croci,
non han volto quelle voci
sono un nome in quel foglio, a cercar la verità.
Nella piazza primo maggio
una folla silenziosa
tiene viva quella voce, di scomparsi senza colpa
Desaparecido, desaparecido Desaparecido, desaparecido Desaparecido
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