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ROBIN ANTONELLO VENDITTI
E suo padre lo voleva avvocato e sua madre per lo meno professore e sua nonna lo sperava un altissimo prelato per un fatto strettamente personale. Ma si chiamava Robin, oh oh Robin Hood e ogni donna la colpisce nel cuore nel cuore lui la colpirà. Robin A dieci anni aveva già la sua banda, un violino due chitarre e batteria a Natale finalmente trovò un pianoforte spolverato dai ricordi di una zia e si chiamava Robin e la sua banda. Robin ti porta con lui, Robin ti toglie dai guai se vuoi lui non ti tradirà mai perchè perchè la sua voce ti va dritta nel cuore e la sua musica per tutti canterà Le sue mani parleranno di milioni di storie di potenti ladri e figli di papà E si chiamava Robin, la sua banda Sulla strada che porta a Piumazzo incontrarono un bandito gentiluomo Disse:"Vengo da Cesena e son proprio sfortunato ma in compenso io conosco la regione" Piacere: sono libero come il sole, il cielo io farò di te un eroe, io ti insegnerò a colpire e poi scappare non ti prenderanno mai perchè tu sei Robin più veloce del vento, quello che tu rubi lo ridai coi tuoi sette straccioni in un solo momento degli stadi e delle piazze tu sei il re. Robin La tourneè cominciò da Torino, davanti alle carceri nuove fregarono una giulia sorpresa dal mattino e verso sera si misero a suonare e li ascoltava Marian, la rossa laureata in lettere antiche, lavorava in una scuola di Milano disse:"Basta un po' di trucco un mantello verde mela e sul viso una mascherina nera e adesso tu sei Robin perfetto all'incrocio della via Tiburtina fu investito da una strana nostalgia disse:"Torno tra un momento" ma nessuno ci credeva lasciò tutte le sue cose e scappò via Lui si chiamava Robin, Robin oh oh Robin Hood.
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