Parlato Gene Gnocchi: Vecchioni, Vecchioni...gia' il nome che hai avuto in sorte, Vecchioni...ma non ti dice niente? E continui a rubarmi giorno dopo giorno anno dopo anno...e io a concederteli questi anni e sai perche'? Ogni anno che passa, mi piace vedere la tua faccia da viaggiatore di commercio che ha scoperto al casello che c'e' lo sciopero e non si paga e fa la faccia seria ma dentro ...ride.
Non mi dire piu' niente, si lo so;
che ti ho fregato sugli anni, se lo so!
Ma gli anni io li ho amati da incosciente,
ad uno ad uno senza preferenze:
e ridarteli indietro brucia un po'.
Non rimpiango le cose che non ho, ho no, sono molte, molte di piu' quelle che ho; da viaggiatore di malinconie mi trovo a corto di furfanterie: le stelle della mia sera sono mie
Blumun, evanescente Blumun blu
Blumun, un po' invadente Blumun blu
Blumun, Blumun blu
Questa luna nel cielo sembra panna, che voglia di una lontana ninna nanna Ho tanti amori, tanti figli addosso che pare brutto salutarli adesso: sono un uomo felice lo confesso.
I marinai che se ne vanno via non hanno limiti di nostalgia: vado nella mia sera perche' e' mia.
Blumun, e' la mia sera, Blumun blu Blumun, e' la mia vita, Blumun blu, Blumun, Blumun blu.
Quando ci vedremo (spero tardi, e non m'importa come),
mettimi in un posto con la donna e con gli amici miei;
lasciami un buco per guardare in fondo, FA# - SI vorrei vedere qualche volta il mondo, DO7 il mio mondo.....
FA FA7 Blumnu, ti voglio bene, Blumun blu, SIb Blumun, ti voglio bene, Blumun blu, FA DO7 FA Blumun, Blumun blu.
Blumun, ho tanto sonno, Blumun blu Blumun, in questo sogno, Blumun blu, Blumun, Blumun blu.
(reprise) Parlato Gene Gnocchi: Ma non ti sei mai chiesto Roberto se questi nuovi anni li hai avuti come premio? Ma io credo che capirai tutto davvero, soltanto all'ultimo pezzo quando la mano dell'ultimo amico o dell'ultima donna ti sfiorera' appena per salutarti.