AIR INDIA (1978) Facchinetti Battaglia - Negrini
                                         Profumi d'oriente, souvenir di frontiera                                      un soffio imponente, schizza via la pianura,                       trecento caffè e la luna sulle ali                                 di mattino alle tre siamo tutti molto soli.
                                  Ho voglia di bere, siamo già sui deserti,                                     la   hostess indiana, dice yes, s'allontana                                           somiglia un po' a te nel disegno del sorriso                          mi torna di te un bisogno silenzioso.
                          Penso a te, all'imbarco in piedi là,              diecimila miglia fa                      neanche un vero addio,                         perchè l'uomo, di dogana, ti allontana.
                         Penso a te, con la mia fotografia         e la tua malinconia                         come dentro a un film,                   nella folla colorata, sei sparita.
                                   La   spina del sole, graffia già l'orizzonte,                               trecento persone, sveglierà lentamente                                si truccano un po', le signore spettinate,                                 si allineano già, fra le nubi, le autostrade.
                               Penso a te, mentre grigia di foschia               la città di casa mia              scorre sotto a    noi                             dietro al vetro; comandante torna indietro.
                      Penso a te, fra valigie e nostalgia       passaporti e polizia.              Mi nasconderei                              ma all'uscita, c'è qualcuno che saluta.
  
 |