|
|
Titolo:Utopia Artista:Nomadi Autore trascrizione:Marco Zengarini
sol re sol re Utopia aveva una sorella maggiore sol re sol re Che si chiamava verità senza errore do sol mi- sol Lanciava spesso un aquilone nel vento do re sol re sol re Su cui era scritto libertà con l'accento
Le due sorelle trascorrevano il tempo Senza fermarsi mai neppure un momento Avvinte sempre a quell'aquilone Senza sapere, sapere ragione
Ma troppo deboli le braccia delle fate E troppo fini quelle dita delicate Strappò la fune il forte vento quel giorno E l'aquilone più non fece ritorno
Quell'incidente cancellò la magia Le due sorelle separaron la via Utopia andò per il mondo a cercare E verità già pensava a sposare
La verità si sposava con il tempo Anche utopia fu invitata all'evento Non ti sposare resta libera che devi far da te, le parole son semi
E le parole son semi hai ragione Ma per fiorire non è già la stagione Il tuo non è un matrimonio d'affetto Ti peserà questa casa e quel letto
Mentre utopia andava via allegramente Perchè vedeva il futuro presente Verità le sussurrava a capo chino Stai confondendo verità e destino
E l'anno corse come fa un torrente Cambiando segno passato e presente Ed utopia ogni notte un uomo amava E all'alba lo abbandonava
Per verità quanto si dice Il matrimonio non fu mai felice Il tempo non è un marito ideale Avaro vecchio anche brutale
Ma in fondo in fondo qualcosa ne ha avuto Con mille amanti lo ha reso cornuto Ed alla fine dell'infedeltà Ha avuto l'eredità
Mentre utopia che non ha un padrone Ne ha centomila senza una ragione Resta là sempre a vagare nel prato Ma l'aquilone non lo ha più trovato
Sempre Nomadi
|