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LUGANO ADDIO IVAN GRAZIANI
Le scarpe da tennis bianche e blu seni pesanti e labbra rosse e la giacca a vento. Oh, Marta io ti ricordo così il tuo sorriso e i tuoi capelli fermi come il lago.
Lugano addio, cantavi mentre la mano mi tenevi "canta con me" tu mi dicevi ed io cantavo di un posto che non avevo visto mai.
Tu, tu mi parlavi di frontiere di finanzieri e contrabbando mi scaldavo ai tuoi racconti
"Sì, mio padre sì" tu mi dicevi "Quassù in montagna ha combattuto" Poi del mio mi domandavi.
Ed io pensavo a casa mio padre fermo sulla spiaggia le reti al sole, i pescherecci in alto mare, conchiglie e stelle le bestemmie e il suo dolore
Oh, Marta io ti ricordo così il tuo sorriso e i tuoi capelli fermi come il lago.
Lugano addio, cantavi mentre la mano mi tenevi addio cantavi e non per falsa ingenuità tu ci credevi e adesso anch'io che sono qua.
Oh, Marta io ti ricordo così il tuo sorriso e i tuoi capelli
fermi come il lago.
DO SOL LA- MI- FA DO FA SOL (ad ibitum)
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